Seminario: “Spettri di Ernesto De Martino”

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Seminario: “Spettri di Ernesto De Martino”
Seminario: “Spettri di Ernesto De Martino”, a cura di Simone Capozzi, Stefano De Matteis e Massimo Marraffa
Università Roma Tre, Via Ostiense 234-239
(metro B – fermata Marconi)
 
PROGRAMMA
8 novembre – ore 14:00 – Aula C2
I lavori si svolgeranno in presenza ma sarà possibile seguirli anche su Teams: Link identifier #identifier__128220-1https://teams.microsoft.com/l/meetup-join/19%3ameeting_YjdjNWFkZWItN2QxYi00YzE2LTk3MmUtMTBiZTVlYTM4NTRh%40thread.v2/0?context=%7b%22Tid%22%3a%22ffb4df68-f464-458c-a546-00fb3af66f6a%22%2c%22Oid%22%3a%222b908520-5083-4633-afb1-6dff6efca523%22%7d
 
14:00-14:15: Presentazione del seminario.
 
Chair: Ulrich van Loyen
 
14:15-15:00: Francesco Remotti, De Martino e l’Antropocene: la fine di un mondo.
Professore emerito di Antropologia culturale, socio dell’Accademia delle Scienze di Torino e dell’Accademia dei Lincei, ha compiuto ricerche etnografiche e storiche tra i Banande della Repubblica Democratica del Congo e sui regni dell’Africa equatoriale. Ha sviluppato riflessioni teoriche sul concetto di identità e sull’antropo-poiesi, come attestano le sue numerose pubblicazioni. Per citare soltanto le due pubblicazioni più recenti: Fare umanità. I drammi dell’antropo-poiesi (Laterza, 2013); Somiglianze. Una via per la convivenza (Laterza, 2019).
 
15:00-15:45: discussione
 
15:45-16:15: Antonello Colimberti, Ernesto De Martino e i fenomeni paranormali.
Antonello Colimberti, antropologo del suono, si dedica in particolare agli incontri fra tradizioni arcaiche e/o etniche e forme di sperimentazione contemporanea. È presidente della SISSC (Società Italiana per lo Studio degli Stati di Coscienza), nonché direttore del suo annuario “Altrove”.  Recentemente ha pubblicato una raccolta di saggi intitolata Metafisica sperimentale delle arti, Tradizione perduta e Ritrovata (Simmetria edizioni, 2016) e curato una raccolta di saggi di Marius Schneider intitolata Marius Schneider e il cosmo fonoluminoso (Simmetria edizioni, 2018).
 
16:15-16:45: discussione
 
16:45-17:00: pausa
 
17:00-17:30: Maria Cristina Pompa, Pratiche rituali contemporanee in Brasile: prospettive demartiniane.
Dopo aver ottenuto il Dottorato di ricerca in Antropologia sociale in Brasile, ha insegnato Antropologia presso l’Università Federale di Sao Paulo. È autrice di numerose pubblicazioni su temi di antropologia della religione, movimenti socio-religiosi, storia indigena e delle missioni. Negli ultimi tempi si dedica alla diffusione dell’opera di Ernesto de Martino in Brasile.
 
17:30-18:00: discussione
 
 
9 novembre – ore 09:00 – Aula C3
I lavori si svolgeranno in presenza ma sarà possibile seguirli anche su Teams: Link identifier #identifier__186509-2https://teams.microsoft.com/l/meetup-join/19%3ameeting_YWUxNmMwMGUtN2UwOC00OGYxLWI0NTktN2EzYjNjZjNlYzMx%40thread.v2/0?context=%7b%22Tid%22%3a%22ffb4df68-f464-458c-a546-00fb3af66f6a%22%2c%22Oid%22%3a%222b908520-5083-4633-afb1-6dff6efca523%22%7d
 
Chair: Marco Piazza

09:15-09:45: Marcello Mustè, Carlo Ginzburg interprete di De Martino.
Professore associato di Filosofia teoretica alla Sapienza di Roma. È membro del consiglio scientifico della Fondazione Gramsci e dell’Edizione Nazionale degli scritti di Gramsci. I suoi studi sono rivolti principalmente alla storia della filosofia italiana e alla filosofia tedesca tra Hegel e Nietzsche. Tra i suoi libri, si ricordano: La filosofia dell’idealismo italiano (Carocci 2008) e Marxism and Philosophy of Praxis (Palgrave 2021). A Ginzburg ha dedicato il saggio “La via alla storia di Carlo Ginzburg” (In Streghe, sciamani, visionari. In margine a Storia notturna di Carlo Ginzburg, a cura di Cora Presezzi, Viella 2019).
 
09:45-10:15: Enzo Vinicio Alliegro, Ernesto De Martino e la “demartinologia”: percorsi di storia e storiografia degli studi antropologici italiani
Insegna discipline antropologiche al Dipartimento di scienze sociali dell’Università Federico II di Napoli. Numerosi gli studi sulla storia e la storiografia dell’antropologia italiana cui si aggiungono quelli sulla fondazione dell’antropologia nordamericana (Morgan, Cushing, Boas). Ultima pubblicazione: Le dimenticate carte di Ernesto de Martino. Etnografia delle fonti documentarie (Progedit 2021).
 
10:15-10:45: discussione
 
 
Chair: Massimo Marraffa

10:45-11:15: Antonio Roselli, Volontà di forma. Considerazioni sulla dialettica tra delimitazione e apertura nel pensiero di Ernesto De Martino.
Direttore del programma per gli studi della terza età presso la facoltà di scienze umanistiche dell’Università di Magdeburg, ha conseguito il suo dottorato di ricerca in Germanistica all’Università di Paderborn con uno studio sulla teoria del dramma tedesco del primo ’800. Oltre a occuparsi della storia delle idee (con curatele e articoli su Frobenius, Heidegger e de Martino) ha anche pubblicato fumetti introduttivi alle opere di Walter Benjamin e Jean-Jacques Rousseau (assieme ad Ansgar Lorenz, tradotti in lingua spagnola). Recentemente ha curato, assieme a Björn Bertrams, Selbstverlust und Welterfahrung. Erkundungen einer pathischen Moderne (Vienna: Turia + Kant 2021).
 
11:15-11:45: Maria Serafini, Morte e pianto virtuale. L’elaborazione del lutto, tra “crisi della presenza” e social network
È laureata in Filosofia a La Sapienza. Ha conseguito la laurea magistrale in Scienze cognitive della comunicazione a Roma Tre con una tesi dal titolo “Morte e pianto virtuale. L’elaborazione del lutto tra ‘crisi della presenza’ e social network”. Sta per conseguire un ulteriore titolo di laurea magistrale in Scienze filosofiche a Roma Tre ed è impegnata nella scrittura di un progetto di ricerca riguardante l’applicazione del pensiero di Ernesto de Martino alle nuove forme di ritualità.
 
11:45-12:15: Denise Vincenti, Abitudine e presenza un possibile confronto tra Ernesto De Martino e Fèlix Ravaisson.
Ha conseguito il dottorato di ricerca in Filosofia presso le Università di Pisa e Firenze nel 2017 ed è attualmente assegnista di ricerca in Storia della psicologia presso il Dipartimento di Psicologia dell’Università degli studi di Milano-Bicocca. La sua tesi dottorale, volta a indagare il rapporto del pensiero di Félix Ravaisson con le teorie mediche e psichiatriche dell’epoca, è stata pubblicata per i tipi della ETS (2019). Studiosa di temi di estetica, psicologia e storia della filosofia nel pensiero francese del XIX e XX secolo, ha pubblicato anche il volume: Abitudine e follia. Studi di storia della filosofia e della psicologia (Mimesis 2019).
 
12:15-13:00: discussione
 
13:00: Riccardo Di Donato, Epilogo senza conclusioni.
Professore ordinario di Letteratura Greca presso l’Università di Pisa, si è formato come filologo classico e come studioso di storia della cultura presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, sotto la guida di Aurelio Peretti e di Arnaldo Momigliano. La sua produzione scientifica segue distinti filoni: (1) epica greca arcaica e altri aspetti della cultura letteraria, linguistica e religiosa dei Greci dell’età arcaica e classica con saggi raccolti per ora in cinque volumi e un volume di commento all’VIII canto dell’Odissea; (2) formazione dello statuto teoretico della antropologia storica del mondo antico attraverso studi sulla cultura francese ed europea del XIX-XX secolo con pubblicazioni in Italia e in Francia; (3) aspetti della cultura italiana del secolo XX (Momigliano, De Martino, Untersteiner; Timpanaro) con molte pubblicazioni.
 
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