Nel numero novembre – dicembre 2021 del Giornale dei Biologi, è trattato l’argomento “Il percorso formativo dell’embriologo clinico: una storia lunga vent’anni”, un articolo scritto da Lucia De Santis (Centro Scienze Natalità, Dipartimento di Ginecologia ed Ostetricia, H.S. Raffaele, Università Vita-Salute San Raffaele, Milano, e SIERR, Società Italiana di Embriologia Riproduzione e Ricerca) Valerio Pisaturo (UOSD Procreazione Medicalmente assistita Fondazione IRCCS Ca’ Granda – Milano e SIERR), Paola Grammatico (UOC Laboratorio di Genetica Medica, Sapienza Università di Roma Azienda Ospedaliera San Camillo-Forlanini), Liborio Stuppia (Genetica Medica, Università G. d’Annunzio di Chieti-Pescara), Paola Mandich (UOC Genetica Medica – IRCCS Ospedale Policlinico San Martino, DINOGMI – Università degli Studi di Genova, Genova).
Lo scritto vuole realizzare un focus sulla figura chiave nei trattamenti di PMA sia per la riuscita delle cure sia per la corretta gestione di gameti e degli embrioni durante l’iter diagnostico e terapeutico della coppia: l’embriologo clinico. Nello stesso tempo sottolinea la convenzione che l’Ordine nazione dei Biologi, in collaborazione con la SIERR, ha sottoscritto con l’Università di Roma Tre per la realizzazione presso il Dipartimento di Scienze, del Master di II Livello, dal titolo “Embriologia Umana Applicata”, diretto dalla prof.ssa Sandra Moreno.
Il master, attivo dal 2018, è nato dall’esigenza di offrire un percorso di alta formazione post-lauream per la figura dell’embriologo professionista, un biologo che svolga un ruolo primario nelle attività cliniche e di ricerca nell’ambito delle biotecnologie della riproduzione e dell’embriologia umana, a partire dalla procreazione assistita.
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Il percorso formativo dell’embriologo clinico
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